I Girasoli sono quelle tele realizzate dal pittore olandese Vincent van Gogh nel periodo compreso
tra il 1887 e il 1889 con la tecnica pittorica dell'olio su tela.
Della serie
di quadri sui girasoli ci sono pervenute numerose informazioni grazie allo
scambio di lettere tra Vincent e suo fratello Theo.
Grazie al
carteggio tra i due fratelli è noto come esistessero due serie di tele sui
girasoli: quella di Parigi e quella di Arles.
Nella serie
di Parigi i girasoli sono recisi
In quella di
Arles vengono invece rappresentati su vaso.
Mentre in
molte sue opere, l'artista olandese esprime spesso stati d'animo controversi,
nella serie de "I Girasoli", grazie anche all’utilizzo del giallo e
di tonalità calde, Van Gogh ci trasmette sensazioni di forte entusiasmo e
allegria, indicative di quello che sarà forse il periodo più gioioso e felice
della sua vita.
“Vaso con dodici girasoli” 1888
olio su tela
cm 91x72
Monaco, Neue Pinakothek
Vincent van Gogh realizzò quest'opera nell’agosto nel
1888 ad Arles durante il suo soggiorno nella ‘casa gialla’, mentre attendeva
l'arrivo del pittore e amico Paul Gauguin che di lì a qualche tempo l'avrebbe
raggiunto.
Pervaso da colori luminosi e da un’atmosfera di serenità, il quadro rappresenta un vaso di fiori, una base di supporto e lo sfondo.
Il turchese scelto come colore dello sfondo consente di accentuare le tonalità gialle e marroni nei petali dei girasoli, trasmettendo l’idea della Provenza d’estate e della vita serena condotta
dall'artista olandese in quel periodo.
Il sogno di Van Gogh sarebbe stato quello di
creare una comunità di artisti con Gauguin che lo raggiunse ad Arles in ottobre.
Il sodalizio tra i due però si interruppe presto.
In seguito ad un violento litigio Gauguin lasciò Arles e Van Gogh, preso
dalla disperazione, dopo essersi tagliato un orecchio, venne rinchiuso in un
ospedale psichiatrico.
Successivamente venne ricoverato nell’ospedale di Sàint-Rémy
dove gli permisero di dipingere.
Nel manicomio di Sàint-Rémy Van Gogh restò 53
settimane, nelle quali dipinse 150 tele, trasformando la sua cella in un vero e
proprio studio.
A questo periodo appartiene l’opera:
“Vaso con iris”
1890
olio su tela cm 92x73,5
Amsterdam, Van Gogh Museum
La composizione
sviluppa in altezza ed è caratterizzata per la bassa e netta linea che delimita
il confine fra il tavolo e la parete.
La
pennellata, carica di materia, si fa più tormentata.
I petali
degli iris sembrano sprigionare un estremo fremito di vita prima di appassire,
quasi a voler emulare lo spirito inquieto di Van Gogh, e a presagire la sua
prossima morte.
Contro i
toni solari dei gialli dello sfondo, del piano e del vaso, spiccano gli
azzurri, i violetti e i blu intensi dei fiori: un effetto luminoso e vivace tra
colori complementari intenzionalmente voluto da Van Gogh.
Nonostante
la mancanza della firma e della data, si è venuti a sapere che questo dipinto
risale al 1890, probabilmente eseguito nel mese di maggio, quindi poco tempo
prima della dimissione di Van Gogh dall’ospedale di Sàint-Rémy.
Anche nella semplice rappresentazione di una composizione
floreale questo straordinario artista è riuscito a comunicare, grazie ad uno stile inconfondibile e alla
forza dei colori, la sua interiorità tormentata, inquieta,
a tratti felice, segnando quel passaggio importante dalla pittura come semplice
copia della realtà alla pittura come espressione dell’”io”.
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